Eccola qua, è la birra di marzo, la birra stagionale che Fausto Marenco e Massimo Versaci di Maltus e Faber, il birrificio di via Fegino 3,( Maltus Faber ) hanno messo in produzione e che sarà dispinbile a fine mese.
Ma si sa che Zena a Toua è curiosa e non voleva farsi scappare l’occasione di mostrare in anteprima le immagini di questa birra molto particolare che gli amici di Maltus Faber stanno sapientemente preparando con la consueta attenzione.
<<E’ una birra di primavera – ci anticipa Massimo Versaci – una birra pasquale dal colore chiaro, intenso di 6,5% di vol>>.
Naturale chiedere gli abbinamenti più consoni a questa birra e Massimo Versaci non si fa pregare <<E’ un prodotto morbido e profumato: ideale per l’agnello tipicamente pasquale e per l’immancabile torta pasqualina>>.
Come detto, la “Birra di marzo” sarà disponibile alla fine di febbraio,
La birra ha solide tradizioni a Genova ed in Liguria: non pare strano, quindi, che da queste parti si possa nascere birrai per passione. E’ questo il caso di Massimo Versaci e Fausto Marenco, amici e colleghi dell’ex Centrale del latte di Genova, che hanno iniziato a produrre birra “in casa” per poi approdare, sull’onda di consensi sempre crescenti, a Maltus Faber.
Di progresso in in miglioramento, certificati dal mercato e dai degustatori professionali nel corso dei vari appuntamenti nazionali dedicati al settore, Maltus Faber si è collocata ai vertici delle migliori birre artigianali.
Ma a Versaci (Maltus) e Marenco (Faber) le cose semplici non piacciono e allora, per produrre comvenientemente la loro birra, non bastava un birrificio canonico, un impianto produttivo “standard”, di quelli reperibili in commercio: volevano, e hanno realizzato, il loro impianto.
Lavorando di competenza e fantasia, hanno disegnato e progettato un layout esclusivo cche poi hanno realizzato in sinergia con un artigiano del settore specializzato nella lavorazione dell’acciaio inox alimentare. La particolare esperienza messa in campo ha permesso ai due birrai di presentarsi sul mercato con una varietà di ricette e prodotti testati ed affinati.
Neppure casuale la scelta della sede: Maltus Faber è in via Fegino, a Genova. Si tratta di un indirizzo storico in quanto dall’inizio del ‘900 ospitava nel suo complesso la Fabbrica di Birra Cervisia, poi acquisita dal gruppo Dreher e infine dismessa dal gruppo Heineken.Il 5 giugno del 2008 è una data storica, quella in cui viene prodotta la prima birra Maltus Faber: la …in Primis.
Brillano gli occhi ai nostri quando parlano della loro creatura: “Maltus Faber e’ un microbirrificio, dedicato alla produzione di birra artigianale di qualità, non pastorizzata nè filtrata e quindi ancora “viva” e fresca sia al momento dell’imbottigliamento che a quello del consumo – spiegano convinti per poi proseguire – Le caratteristiche delle nostre birre, tutte ad alta fermentazione, e la rifermentazione in bottiglia permettono un’ evoluzione ed un’affinamento del gusto nonchè un periodo di conservazione non inferiore all’anno.”
Una birra artigianale non pastorizzata né filtrata, ottenuta con un processo produttivo naturale che, partendo dalle materie prime (malti, luppoli e lievito) elaborate in una ricetta, permette di ottenere un prodotto di alta qualità. Non ci sono segreti ma tanta passione e cura del prodotto che, ancora, ci illustrano così “Tutte le nostre birre sono rifermentate in bottiglia: prima dell’imbottigliamento viene aggiunta una piccola quantita’ di zuccheri, che vengono poi fermentati nella bottiglia dai lieviti rimasti in sospensione. L’anidride carbonica prodotta da questa rifermentazione conferisce una carbonazione (“frizzantezza”) in modo del tutto naturale.
Particolare degno di nota è che all’interno del birrificio Maltus Faber è allestita una mostra permanente di materiale storico con bottiglie, tappi, bicchieri, foto, libri e pubblicità risalenti all’epoca in cui il sito stesso era il simbolo della birra a Genova.
Il brindisi di Capodanno è sicuramente un rito a cui nessuno di noi si vuole sottrarre. Un momento magico che richiama anche grande attenzione rispetto alla scelta della “bottiglia”. La tradizione è quella di brindare con uno champagne oppure con un Brut di pregio e italiano.
Ma c’è anche un modo alternativo di salutare l’anno vecchio e augurarsi un buon anno nuovo con il calice in mano: brindando con una birra.
E in questo Massimo Versaci, di Maltus Faber, la ditta di birra a produzione artigianale tutta genovese con sede a Fegino, ci è venuto in soccorso con i suoi suggerimenti.
<<Capodanno a tutta birra? Certamente si può e si deve>> ci fa sapere Versaci che, insieme al socio Fausto Marenco, festeggia un 2015 ricco di soddisfazioni che prelude ad un 2016 che vedrà lo stabilimento crescere ulteriormente. <<Salutiamo il 2016 stappando una Triple – consiglia Versaci che non si ferma lì – Si tratta di una birra piena e corposa che ha un finale secco>>.
Una birra d’impatto, certamente, ma forse alle signore potrà far piacere salutare l’anno nuovo con qualcosa si più soft <<Nessun problema – informa Versaci – Per le signore una birra Bianca. E poco alcoilica, morbida e delicata>>.
Grazie, quindi a Massimo Versaci e un augurio per tutti, anche se un po’ scontato: che sia un 2016 a tutta…birra.
Cresce la febbre del menù natalizio, molti ne scelgono uno tipicamente genovese e, allora, di pari passo sale anche l’ansia dell’abbinamento con il vino o i vini giusti. E alla birra non avete mai pensato? Come dite: è impossibile, la birra si beve solo con la pizza? Nulla di più sbagliato e, per questo, abbiamo deciso di lanciare la sfida a Massimo Versaci del birrificio Maltus Faber di Fegino, dove il biondo nettare viene prodotto artigianalmente.
Abbiamo provato ad immaginare un ipotetico menù natalizio genovese e lo abbiamo “sifdato” ad abbinare le birre. Cosa che è stata fatta e ne è uscita fuori questa proposta che Zena a toua ha fatto sua.
L’antipasto sarà ricco, tipico genovese, con il salame di Sant’Olcese, i funghi sott’olio, altri salumi e l’immancabile insalata russa preparata in casa.
La proposta di Massimo Versaci è quella di abbinarla ad una birra bianca, ovviamente Maltus Faber
Dall’antipasto ai primi che potranno essere i tradizionali maccheroni in brodo, ancora accompagnati da una Bianca
oppure i classicissimi ravioli al “tuccu”.
In questo caso, allora, il nostro mastro birraio Massimo Versaci, ci viene in soccorso consigliandoci una bella Ambrata
Per il secondo abbiamo voluto fare una scelta doppia proponendo il classico, ma sempre validissimo, cappon magro, e l’ancora più tradizionale cima alla genovese
In questo caso Massimo Versaci ci consiglia la Birra di Natale
E siamo al dolce: anche in questo caso scelta doppia ma tradizionale.
Il latte dolce fritto
che Massimo Versaci ci suggerisce di abbinare a una Triple
Se invece opteremo per il tradizionale pandolce
l’accoppiata vincente sarà quella con una bottiglia di Brune
Nel rispetto del provvedimento emanato, in data 8 maggio 2014, dal garante per la protezione dei dati personali, si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie. Per un maggiore approfondimento leggere le pagine Cookie Law e Privacy Police di Automattic che sono inserite nella barra menù.